Perchè donare
LA DONAZIONE DEL SANGUE È UNA FORZA VITALE
Chi dona sangue dona la vita. Perchè il sangue è l’energia che alimenta la vita del corpo umano.
Il sangue non si può creare in laboratorio: perchè qualcuno lo possa ricevere, occorre che qualcun altro lo doni. Per questo il sangue non basta mai.
La donazione del sangue ha il potere di dare la speranza e la vita a chi riceve questa linfa e di dare la forza, tanta forza, a chi la dona.
La donazione è un grande gesto di altissimo valore civile.
Chi dona aiuta concretamente gli altri, soprattutto chi è più debole e nel momento del maggiore bisogno.
Chi dona contribuisce a salvare quelle persone che ogni giorno rischiano la vita per mancanza di sangue.
Chi dona alimenta il valore della solidarietà e il progresso sociale e culturale della nostra società.
Chi dona aiuta anche se stesso: solo una grande disponibilità di sangue garantisce sicurezza per tutti.
Anche la tua!
In questa sezione abbiamo cercato di dare una risposta chiara e concisa alla maggior parte delle domande che ci vengono poste.
- Ho paura dell’ago
È un piccolo sacrificio per una grande causa. E poi, si tratta di un attimo, si usano aghi speciali e quasi indolore, adoperati da mani espertissime. Credi, ne vale la pena! - Il sangue serve a me non posso donarlo
Nel tuo corpo, in media, scorrono 5,5 litri di sangue: donarne una piccola parte rappresenta per te poca cosa. Il sangue, infatti, è “rinnovabile”: lo puoi donare periodicamente senza alcun danno e in poco tempo. Il tuo organismo lo reintegra rapidamente. Ricorda inoltre che, se sei lavoratore dipendente, puoi godere della giornata di riposo retribuita. - Non sono tagliato per donare il sangue
Fra i donatori ADVS ci sono tante persone come te: di tutte le età, di tutte le professioni, di tutte le condizioni. Infatti, per diventare donatore di sangue non occorre essere una persona eccezionale. Basta essere in buono stato di salute, pesare almeno 50 kg, e possedere un grande cuore. Puoi donare se la tua età è compresa fra i 18 e i 65 anni. - Ma ogni tanto mi ammalo
Le piccole malattie di sempre non sono un problema. Non devi donare, invece, se hai sofferto di malattie gravi, infettive o di altra natura… e nemmeno se hai uno stile di vita “a rischio” per quanto riguarda consumo di droghe e pratiche sessuali promiscue, soprattutto se non protette. Comunque, la tua idoneità a donare è sempre verificata da un medico specialista dell’Ospedale di Ravenna, con appositi esami clinici e di laboratorio. - E se mi becco qualche malattia?
Il prelievo è assolutamente sicuro: viene effettuato nell’Unità di raccolta del Servizio Trasfusionale ospedaliero di Ravenna, in una struttura attrezzata, con materiale sempre sterile e da mani molto esperte. Prima di donare sei ascoltato e visitato da un medico specialista e il tuo sangue viene poi analizzato. Donando, tieni la tua salute sotto controllo in modo più efficace. - Come si svolge la donazione?
Prima della donazione è consentita l’assunzione di tè, caffè e succhi di frutta, a meno che non sia previsto, in occasione della donazione, anche il prelievo di campioni di sangue per le analisi di controllo dello stato di salute del donatore: in questo caso occorre il digiuno.Dopo l’identificazione personale e la compilazione di un questionario, il donatore fa un colloquio riservato con un medico così da rivelare l’eventuale esistenza di controindicazioni alla donazione e ricevere tutti i chiarimenti necessari.
Il medico, dopo aver raccolto l’anamnesi, cioè le notizie relative allo stato del donatore, valuta l’idoneità alla donazione mediante un esame clinico generale, che comprende, fra l’altro, la misurazione della pressione arteriosa e la frequenza cardiaca. Viene anche determinato il valore dell’emoglobina (mediante la puntura quasi indolore del polpastrello di un dito o mediante prelievo venoso da un braccio), per assicurarsi che la donazione di sangue venga fatta soltanto da chi dispone di valori d’emoglobina pari o superiore ai limiti fissati dalla legge
Dopo la verifica di idoneità, e previa sottoscrizione da parte del donatore del modello di consenso informato, un medico (o un infermiere professionale sotto la responsabilità del medico) effettua il prelievo dal donatore che nel frattempo è stato fatto distendere su un apposito poltrona-lettino. Viene apposto un laccio emostatico su un braccio e viene inserito l’ago in una vena, previa accurata disinfezione della cute. Il sangue defluisce spontaneamente fino a riempire una sacca di raccolta in cui sono già contenuti un liquido anticoagulante e altre sostanze utili alla conservazione ottimale del sangue. Prima che l’ago venga estratto, vengono riempite alcune provette per l’esecuzione degli esami previsti dalla legge.
Al termine della donazione, il donatore viene invitato a rimanere disteso per qualche minuto; quindi viene accompagnato a consumare un’abbondante colazione nel nostro punto ristoro.
- Posso donare anche solo il plasma?
Il suo nome è plasmaferesi ed è la donazione di solo plasma. Anche questa donazione è semplice e richiede poco tempo: si esegue con apparecchiature che prelevano il sangue e ne separano i vari componenti. Le cellule vengono restituite al donatore, mentre il plasma viene trattenuto. Il plasma è utile per ottenere sostanze indispensabili a curare molte malattie: in particolare, l’emofilia e le malattie infettive, ma l’elenco è lunghissimo. Tutti possono donare il plasma, sia donne che uomini, anche coloro che in certi periodi vengono sospesi dalla donazione del sangue. La plasmaferesi non comporta alcun disturbo e il plasma prelevato viene reintegrato dall’organismo molto rapidamente. - Dove va a finire il mio sangue?
Va a finire in buone mani. Quelle del tuo Ospedale, dove tu, i tuoi amici, i tuoi familiari vi recate quando avete bisogno. Nessuno ne trae alcun vantaggio, se non il malato che lo riceverà del tutto gratuitamente. Per di più, la donazione è anonima: il tuo sangue andrà ad alimentare la speranza di qualcuno che non conosci. È proprio qui la grande forza della donazione. Senza saperlo, potresti aiutare anche qualcuno a cui vuoi bene. - Perché donare il sangue: per gli altri
Un gesto di consapevolezza e solidarietà. Donare il sangue può davvero salvare una vita o più vite. Se nessuno lo facesse, molti bambini malati di leucemia non potrebbero sopravvivere, così come le persone in gravi condizioni dopo un incidente. Inoltre il sangue offerto può servire ai pazienti che subiscono un’operazione chirurgica; nel corso di qualsiasi intervento, può diventare necessario, a giudizio del medico anestesista e dei chirurghi, trasfondere al paziente globuli rossi concentrati o plasma o talvolta piastrine. - Perché donare il sangue: per te stesso
Sotto controllo la tua salute, attraverso visite ed esami. Donare il sangue periodicamente garantisce a noi, donatori potenziali, un controllo costante del nostro stato di salute, attraverso visite sanitarie e accurati esami di laboratorio. Abbiamo così la possibilità di conoscere il nostro organismo e di vivere con maggiore tranquillità, sapendo che una buona diagnosi precoce eviterà l’aggravarsi di disturbi latenti. - Perché donare il sangue: perché d’estate c’é più bisogno
Dona il sangue prima di partire per le vacanze. Soprattutto nel periodo estivo si avverte un calo di donazioni, mentre il bisogno di sangue aumenta, anche per il maggior flusso di turisti e per il fabbisogno di servizi come, ad esempio, l’alta chirurgia e i trapianti. - Requisiti
> Al momento della donazione, devono essere nella norma, cioè nei limiti previsti dalla legge;
> Età compresa tra i 18 e i 60 anni ( per candidarsi a diventare donatori di sangue intero), 65 anni (età massima per proseguire l’attività per i donatori periodici), con deroghe a giudizio del medico;
> Peso non inferiore a 50kg;
> Pulsazioni comprese tra 50-100 battiti al minuto (anche con frequenza inferiore per chi pratica allenamenti sportivi intensi);
> Pressione arteriosa sistolica tra 110 e 180 ml di mercurio e diastolica tra 60 e 100 ml di mercurio;
> Stato di salute Buono;
> Non può donare chi ha comportamenti a rischio, come: assunzione di sostanze stupefacenti, alcolismo, rapporti sessuali ad alto rischio di trasmissione di malattie infettive, o chi è affetto da infezioni da virus HIV/AIDS o portatore di epatite B o C, o chi fa uso di steroidi o ormoni anabolizzanti. Alcune condizioni patologiche o comportamentali non sono compatibili temporaneamente o definitivamente con la donazione in quanto dannose per il donatore e/o per il ricevente. Non esistono categorie di persone escluse dalla donazione, ma nella selezione del donatore sono valutati i comportamenti individuali che possono risultare a rischio.
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